Educatori per l’infanzia: cosa cambia con la legge 109/25?

Analizziamo le modifiche apportate dalla legge 109/25 ai requisiti di accesso alla professione di educatore nei servizi per l'infanzia (0-3 anni) e le implicazioni per i professionisti del settore.

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  • La Legge 109/25 consolida il quadro normativo sui titoli di accesso.
  • Proroga per immatricolati entro 2018/2019 (L-19 e LM-85 bis).
  • Tutela professionisti già impiegati nei servizi educativi 0-3.

Quadro Normativo e Aggiornamenti Recenti

Il panorama dei titoli di accesso alla professione di educatore nei servizi per l’infanzia (0-3 anni) ha subito significative evoluzioni normative. Il Decreto Ministeriale 378/18, emanato in attuazione dell’articolo 4, comma 1, lettera e del Decreto Legislativo 65/17, aveva inizialmente definito i titoli necessari a partire dall’anno scolastico 2019/2020. Tuttavia, il Decreto Legge 90/25, convertito nella Legge 109/25 (articolo 2, comma 1-quater), ha introdotto ulteriori modifiche alla fase transitoria, in particolare attraverso la modifica dell’articolo 14, comma 3 del Decreto Legislativo 65/17. Questa revisione ha avuto lo scopo di risolvere alcune anomalie derivanti dai ritardi nell’attivazione dei percorsi specifici previsti per la laurea L19.

È fondamentale distinguere i requisiti stabiliti dal Decreto Legislativo 65/17 e dai suoi decreti attuativi da quelli previsti dalla legge di bilancio del 2018, che ha recepito il cosiddetto “disegno di legge Iori”. Quest’ultimo si riferisce al profilo di “educatore professionale socio-pedagogico”, che riguarda tutte le professioni educative ad esclusione dei servizi per l’infanzia 0-3.

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  • Troppe proroghe, la qualità dell'educazione ne risente......
  • Ma l'esperienza sul campo conta davvero meno dei titoli? 🤔......

Titoli di Accesso Riconosciuti

Il Decreto Legislativo 65/17 aveva originariamente individuato i seguenti titoli di accesso:

  • Laurea in Scienze dell’Educazione (L19) con indirizzo specifico per educatori dei servizi educativi per l’infanzia.
  • Un percorso universitario in Scienze della Formazione Primaria, completato con un corso di specializzazione che apportasse un totale di 60 crediti formativi universitari (CFU).

Il medesimo decreto definisce nel dettaglio sia le peculiarità che le materie del corso di perfezionamento dedicato a chi ha conseguito la laurea in Scienze della Formazione Primaria, prendendo in considerazione sia il nuovo ordinamento (LM 85bis) che il vecchio ordinamento, con indirizzo specifico per l’infanzia.

Inoltre, l’articolo 14 del Decreto Legislativo 65/17 stabiliva che i titoli precedentemente riconosciuti dalle normative regionali conservassero la loro validità e che fosse garantita la posizione di coloro che erano già in servizio, tutelando così gli accessi avvenuti in passato.

La nota di accompagnamento al Decreto (14176/18) ha fornito ulteriori chiarimenti sulla fase transitoria, ora aggiornata dal DL 90/25, riconoscendo, analogamente ai titoli previsti dalle normative regionali, come validi anche:

  • La laurea della classe L19 (senza ulteriori specificazioni).
  • La laurea in Scienze della Formazione Primaria senza l’integrazione del corso di specializzazione.

Validità Temporale dei Titoli

In sintesi, i titoli validi per l’accesso alla professione di educatore nei servizi per l’infanzia (0-3) sono i seguenti:

  • Laurea in Scienze dell’Educazione (L19) con indirizzo specifico per educatori dei servizi educativi per l’infanzia, come dettagliato nell’Allegato B al DM 378/18.
  • Laurea in Scienze della Formazione Primaria, completata da un corso di specializzazione per un totale di 60 CFU, come disciplinato dal DM 378/18.

Volendo riassumere, i requisiti di accesso consentiti per svolgere la professione di educatore nei servizi per l’infanzia (0-3 anni) si possono elencare come segue:

  • Laurea in Scienze dell’Educazione (L19) con specializzazione specifica per educatori degli istituti educativi per l’infanzia, secondo quanto esposto nell’Allegato B del DM 378/18.

I seguenti titoli rimangono validi se conseguiti da chi si era immatricolato entro l’anno accademico 2018/2019:

  • Laurea della classe L19 (senza ulteriori specificazioni).
  • Laurea in Scienze della Formazione Primaria senza il corso di specializzazione.

Inoltre, i titoli previsti dalle normative regionali per l’accesso al profilo di educatore nei servizi per l’infanzia (0-3) rimangono validi solo nella Regione che li prevedeva, a condizione che siano stati conseguiti entro l’anno scolastico o accademico 2021/2022.

La Legge 109 del 30 luglio 2025, recante disposizioni urgenti in materia di università, ricerca, istruzione e salute, ha ulteriormente consolidato questo quadro normativo.

Implicazioni e Prospettive Future

Le recenti modifiche legislative, in particolare l’approvazione dell’emendamento che proroga la validità delle lauree triennali L-19 e delle lauree quinquennali LM-85 bis, rappresentano un passo importante per garantire la continuità delle attività degli educatori dei servizi educativi per l’infanzia. Questo emendamento, approvato dalla Commissione Cultura al Senato nell’ambito del procedimento di conversione in Legge del Decreto Università (DL 90/2025), stabilisce che tali titoli rimangono validi purché l’immatricolazione ai relativi corsi sia avvenuta entro l’anno accademico 2018/2019.

Questa decisione ha un impatto significativo su migliaia di studentesse e studenti che, pur essendosi immatricolati prima dell’istituzione dei nuovi corsi di studio, non avevano potuto completare il percorso entro i termini previsti. In molti casi, si tratta di professionisti già impiegati nei servizi educativi, ai quali verrebbe altrimenti negata la possibilità di utilizzare un titolo a cui hanno dedicato anni di studio e di impegno economico.

La FLC CGIL ha sottolineato l’importanza di sanare questa situazione critica, sia per gli educatori interessati sia per il funzionamento dei servizi 0-3. L’intervento del legislatore, attraverso le modifiche apportate all’articolo 14, comma 3 del Decreto Legislativo 65/2017, consente ora il riconoscimento dei titoli, in particolare della laurea triennale L-19, qualora l’immatricolazione sia avvenuta prima dell’istituzione dei nuovi percorsi, indipendentemente dalla data di conclusione.

Verso un Sistema Educativo Inclusivo e Qualificato

In conclusione, gli aggiornamenti normativi sui titoli di accesso per gli educatori nei servizi per l’infanzia (0-3) riflettono un impegno crescente verso la qualificazione e la professionalizzazione del settore. La proroga della validità dei “vecchi” titoli, purché conseguiti entro determinati termini, rappresenta una misura di buon senso che tutela i diritti degli studenti e dei lavoratori, garantendo al contempo la continuità dei servizi educativi.

È fondamentale che il legislatore continui a monitorare l’evoluzione del sistema educativo, apportando le necessarie modifiche per rispondere alle esigenze del territorio e garantire un’offerta formativa di qualità per i bambini e le famiglie. Solo attraverso un approccio integrato e coerente sarà possibile costruire un sistema educativo inclusivo, equo e in grado di promuovere lo sviluppo armonico di ogni bambino.

Riflessioni sull’Educazione Avanzata e l’Alternanza Scuola-Lavoro

L’importanza di un titolo di studio adeguato per lavorare negli asili nido è innegabile, ma non è l’unico fattore determinante. L’esperienza pratica, l’empatia, la capacità di ascolto e la passione per il proprio lavoro sono altrettanto fondamentali per creare un ambiente educativo stimolante e accogliente per i bambini. L’alternanza scuola-lavoro, gli stage curricolari e i corsi di studio extra-universitari professionalizzanti rappresentano un’opportunità preziosa per acquisire competenze pratiche e sviluppare un approccio pedagogico innovativo.

Un concetto base di educazione avanzata applicabile al tema è che l’apprendimento non si limita all’acquisizione di conoscenze teoriche, ma si estende alla sfera emotiva, sociale e relazionale. Un educatore competente è in grado di creare un legame significativo con i bambini, di comprendere le loro esigenze individuali e di promuovere il loro sviluppo integrale.

Un concetto avanzato è che l’educazione è un processo continuo e dinamico, che richiede un costante aggiornamento e una riflessione critica sulla propria pratica professionale. La partecipazione a corsi di formazione, la lettura di riviste specializzate, il confronto con i colleghi e la supervisione pedagogica sono strumenti indispensabili per migliorare la qualità del proprio lavoro e per rispondere alle sfide del mondo contemporaneo.

Vi invito a riflettere su come le vostre esperienze personali e professionali vi abbiano preparato ad affrontare le sfide del lavoro di educatore. Quali sono le competenze che ritenete più importanti per creare un ambiente educativo positivo e stimolante? Come potete contribuire a promuovere lo sviluppo armonico dei bambini e a costruire un futuro migliore per la nostra società?


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