
Scandalo nell’istruzione: un algoritmo nega il sostegno agli studenti disabili
- Uno studente privato del sostegno a Barberino a causa di un algoritmo.
- DM 32/2025: famiglie possono richiedere continuità didattica del docente.
- Cattedra specifica per il sostegno proposta da Falabella.
Un caso emblematico, verificatosi a Barberino del Mugello, ha visto uno studente privato del suo insegnante di sostegno a causa di un algoritmo, sollevando interrogativi profondi sull’attuale sistema scolastico italiano. La frequente interruzione del rapporto tra studente e docente di sostegno rappresenta una delle maggiori criticità del sistema, compromettendo il diritto all’istruzione, un diritto fondamentale sancito a livello nazionale e internazionale.
La vicenda di Luca, il giovane di Barberino, mette in luce una problematica seria: il diritto all’educazione degli alunni con disabilità può essere subordinato alle logiche automatizzate del sistema scolastico, come le nomine annuali, le graduatorie e le esigenze organizzative dei docenti? La risposta, secondo gli esperti, è un ?????????????? no. La continuità didattica non deve essere considerata un privilegio, ma un diritto inalienabile per ogni studente con disabilità.
Le parole del Presidente Falabella e le proposte per un cambiamento strutturale
Vincenzo Falabella, presidente della Federazione Italiana per i Diritti delle Persone con Disabilità e Famiglie, sottolinea con forza che la continuità del sostegno è essenziale per garantire un percorso educativo inclusivo ed efficace. Ogni mutamento nel corpo docente spezza un legame pedagogico edificato con cura, ostacola il progresso, erode la fiducia e la serenità emotiva dello studente, complicando l’applicazione del Progetto Educativo Individualizzato (PEI).
Falabella propone l’istituzione di una cattedra specifica per il sostegno, ovvero un ruolo permanente nell’organico scolastico, volto a garantire che lo stesso insegnante segua l’alunno per l’intero ciclo di studi. Soltanto così, a suo avviso, sarà possibile forgiare relazioni educative robuste e percorsi autenticamente inclusivi. La disabilità non può essere affrontata con soluzioni temporanee, e l’inclusione è un’esigenza imprescindibile, non una concessione.
La Federazione ha partecipato attivamente alla stesura del DM 32/2025, che prevede la possibilità per le famiglie di richiedere la continuità didattica del docente di sostegno. Questo decreto costituisce un cruciale passo iniziale per enfatizzare i rapporti educativi stabili e salvaguardare i diritti degli studenti con disabilità.
- Finalmente qualcuno che ha il coraggio di dire... 🤔......
- Un algoritmo che decide chi ha diritto al sostegno? Assurdo... 😡......
- E se invece vedessimo l'algoritmo come uno strumento...? 🤖......
Verso una scuola realmente inclusiva: formazione, stabilità e corresponsabilità
È fondamentale superare la visione del docente di sostegno come “angelo custode della diversità”. L’integrazione deve realizzarsi attraverso l’intero gruppo classe, coinvolgendo insegnanti e compagni. Ma questo è possibile solo se si interviene su alcuni nodi strutturali del sistema scolastico.
Edificare un ambiente scolastico inclusivo richiede basi solide: una didattica di elevata qualità, la stabilità del corpo insegnante, la valorizzazione del ruolo dell’educatore di sostegno come figura altamente specializzata e la partecipazione attiva di tutta la comunità scolastica. Senza tali pilastri, l’inclusione rischia di rimanere un mero enunciato, mai pienamente concretizzato.
È indispensabile riformare radicalmente la formazione iniziale dei docenti di sostegno, istituire Scuole di Specializzazione per il sostegno ad alta qualità formativa e garantire percorsi strutturati di formazione in servizio per tutti i docenti e il personale scolastico. La continuità nell’insegnamento deve assurgere a priorità assoluta.

Un futuro possibile: investire nell’inclusione per una società più giusta
La vicenda di Barberino del Mugello è un campanello d’allarme che ci ricorda l’urgenza di affrontare le criticità del sistema scolastico italiano in materia di inclusione. Garantire la continuità didattica, investire nella formazione dei docenti e promuovere una cultura della corresponsabilità sono passi fondamentali per costruire una scuola realmente inclusiva, dove ogni studente, indipendentemente dalle proprie abilità, possa realizzare il proprio potenziale.
L’inclusione non è solo un dovere morale, ma anche un investimento strategico per il futuro della nostra società. Una società che valorizza la diversità e offre a tutti le stesse opportunità è una società più giusta, più equa e più prospera.
Riflessioni conclusive: Oltre la norma, l’umanità dell’inclusione
L’articolo che abbiamo analizzato ci pone di fronte a una questione cruciale: l’importanza della continuità didattica per gli studenti con disabilità. Ma al di là delle norme e dei decreti, è fondamentale comprendere il valore umano di questa continuità. Immagina di essere uno studente che ha bisogno di un sostegno speciale, di una guida costante per affrontare le sfide dell’apprendimento. Ora immagina che questa guida cambi ogni anno, costringendoti a ricominciare da capo, a ricostruire un rapporto di fiducia, a spiegare di nuovo le tue esigenze. Questo è ciò che accade a molti studenti con disabilità in Italia, e questo è ciò che dobbiamo cambiare.
Una nozione base di educazione avanzata ci dice che l’apprendimento è un processo relazionale, che si basa sulla fiducia, sulla comprensione e sulla continuità. Una nozione avanzata ci invita a considerare l’inclusione non come un obbligo, ma come un’opportunità per arricchire la nostra società, per imparare dalla diversità, per costruire un mondo più giusto e più umano. Riflettiamo su questo: cosa possiamo fare, nel nostro piccolo, per promuovere l’inclusione e garantire a tutti gli studenti le stesse opportunità?
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