
Alternanza scuola lavoro: come formare i professionisti digitali del futuro
- Solo il 45,8% degli italiani ha competenze digitali di base.
- Italia ferma all'8% nell'adozione dell'intelligenza artificiale.
- L'80% dei partecipanti considera cruciale l'esperienza pratica.
Il mondo del lavoro, specialmente nel settore digitale, è in continua evoluzione, presentando una sfida costante per il sistema educativo. *Il divario tra le competenze richieste dalle aziende e quelle fornite dalle scuole è un problema sempre più pressante, che rischia di compromettere la competitività del Paese. L’alternanza scuola lavoro, nata come strumento per colmare questo divario, si trova oggi a un bivio: evolvere per rispondere alle nuove esigenze o rischiare di diventare un’esperienza marginale e poco efficace. Nel 2025, l’attenzione si concentra sull’urgenza di allineare l’offerta formativa alle dinamiche del mercato digitale, dove l’intelligenza artificiale e le nuove tecnologie dettano legge.
Le statistiche evidenziano un quadro preoccupante. Solo il 45,8% dei cittadini italiani tra i 16 e i 74 anni possiede competenze digitali di base, un dato significativamente inferiore alla media europea del 55,5%. Questo ritardo si traduce in una minore capacità delle aziende di adottare tecnologie avanzate, come l’intelligenza artificiale, dove l’Italia si ferma all’8% contro il 20% della Germania. L’Osservatorio sulle Competenze Digitali 2025 sottolinea come il mercato del lavoro digitale sia in rapida trasformazione, con una domanda di professionisti ICT che supera di gran lunga l’offerta. Si registra, in particolare, una forte richiesta di figure specializzate nel “Prompt Engineering”, capaci di interagire con i modelli generativi di intelligenza artificiale e di tradurli in soluzioni concrete per il business. La carenza di competenze digitali non è solo un problema di numeri, ma anche di qualità. È necessario che le scuole offrano percorsi formativi aggiornati e in linea con le reali esigenze del mercato del lavoro, preparando i giovani a affrontare le sfide del futuro.
L’alternanza scuola lavoro, in questo contesto, può svolgere un ruolo fondamentale, offrendo agli studenti l’opportunità di acquisire competenze pratiche e di confrontarsi con il mondo del lavoro. Tuttavia, è necessario superare le criticità che ancora oggi ne limitano l’efficacia. Troppo spesso, l’alternanza si riduce a un’esperienza poco formativa, con studenti poco coinvolti nelle attività aziendali e con una scarsa supervisione da parte di tutor qualificati. È necessario un cambio di mentalità, che veda l’alternanza non come un obbligo formale, ma come un’opportunità per costruire il futuro dei giovani e del Paese.
Esperienze virtuose: modelli di alternanza scuola lavoro di successo
Nonostante le difficoltà, esistono esempi virtuosi di alternanza scuola lavoro che dimostrano come questo strumento possa essere efficace. L’Università Cattolica del Sacro Cuore, ad esempio, ha sviluppato un modello di alternanza che si pone come obiettivo l’orientamento universitario. Questo percorso, basato sulla personalizzazione e sull’attenzione alla dimensione relazionale, aiuta gli studenti a scegliere il percorso di studi più adatto alle proprie attitudini e aspirazioni. L’alternanza, in questo caso, non è solo un’esperienza lavorativa, ma un momento di crescita personale e di scoperta di sé. Nel 2017 e 2018, l’ateneo ha coinvolto 53 scuole e 412 studenti, principalmente provenienti da licei classici, scientifici e linguistici, dislocati tra Milano e la prima cintura urbana, riscontrando un elevato grado di soddisfazione sia da parte degli studenti che degli istituti scolastici.
Un altro esempio interessante è il progetto “Alleanza per l’Alternanza”, promosso da ELIS e Open Fiber. Questa iniziativa, che ha coinvolto diverse scuole in tutta Italia, offre agli studenti l’opportunità di confrontarsi con le nuove tecnologie e le infrastrutture di rete. Il progetto, che si è svolto anche durante il periodo del lockdown, ha dimostrato come sia possibile continuare a fare alternanza anche a distanza, sfruttando le potenzialità del digitale. Coinvolgendo 160 studenti, 14 “maestri del mestiere” e 32 ore di incontri, “Alleanza per l’Alternanza” ha saputo arricchire il dialogo tra il mondo della scuola e quello dell’impresa, fornendo ai giovani una visione concreta delle opportunità offerte dal settore delle telecomunicazioni. Una notevole percentuale di partecipanti (l’80%) ha ritenuto l’esperienza pratica durante gli stage cruciale quanto l’istruzione accademica.
Infine, la startup Start2impact rappresenta un modello innovativo di alternanza scuola lavoro. L’azienda offre un percorso formativo online e personalizzabile, con corsi su programmazione, marketing digitale, UX/UI design, intelligenza artificiale e altre discipline innovative. La particolarità di Start2impact è il format di edutainment, che coinvolge professionisti digitali under 35 come docenti, rendendo l’apprendimento più coinvolgente e stimolante. Grazie a questo approccio, Start2impact è riuscita a coinvolgere migliaia di studenti e a creare un ponte tra la scuola e il mondo del lavoro. Nel 2018, 8.000 studenti hanno scelto Start2impact per la loro alternanza scuola lavoro, apprezzando la possibilità di scoprire nuovi mondi, sviluppare competenze digitali e trasversali e certificare le proprie capacità. Start2impact è stata riconosciuta come una delle 5 startup a più alto potenziale in Italia da B Heroes ed è stata invitata al Parlamento Europeo come relatore alla Conferenza “Italia 2030: Come cambiare il Paese per non dover cambiare Paese”.

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Le criticità dell’alternanza: cosa non funziona e come migliorare
Nonostante gli esempi di successo, l’alternanza scuola lavoro presenta ancora diverse criticità che ne limitano l’efficacia. Uno dei problemi principali è la difficoltà nel trovare aziende disponibili ad accogliere gli studenti. Molte aziende, soprattutto le piccole e medie imprese, non hanno le risorse o le competenze necessarie per gestire un percorso di alternanza in modo efficace. Inoltre, spesso mancano tutor qualificati, capaci di seguire gli studenti e di supportarli nel loro percorso di apprendimento.
Un’altra criticità riguarda la qualità dei percorsi formativi. Troppo spesso, l’alternanza si riduce a un’esperienza poco stimolante, con studenti impiegati in attività marginali e poco formative. È necessario che i percorsi siano progettati in modo da offrire agli studenti l’opportunità di acquisire competenze realmente utili per il loro futuro professionale. È fondamentale che le scuole e le aziende collaborino per definire i contenuti e gli obiettivi dei percorsi, tenendo conto delle esigenze del mercato del lavoro e delle attitudini degli studenti. Gli studenti stessi lamentano spesso la mancanza di un reale coinvolgimento nelle attività aziendali e la scarsa rilevanza dei compiti assegnati.
Infine, la burocrazia rappresenta un ostacolo per molte scuole e aziende. Le procedure per attivare un percorso di alternanza sono spesso complesse e dispendiose in termini di tempo e risorse. È necessario semplificare le procedure e rendere più accessibili i programmi di alternanza, soprattutto per le piccole e medie imprese. Le scuole segnalano la difficoltà nel conciliare i programmi scolastici con le esigenze delle aziende e la mancanza di risorse e strumenti per supportare gli studenti.
Per superare queste criticità, è necessario un cambio di passo. È fondamentale rafforzare la collaborazione tra scuole e aziende, creando partnership solide e durature, basate su obiettivi condivisi e su una progettazione partecipata dei percorsi formativi. È necessario investire nella formazione dei tutor, fornendo loro le competenze e gli strumenti necessari per supportare gli studenti. Bisogna personalizzare i percorsi, tenendo conto delle attitudini e degli interessi degli studenti, e valutare costantemente i risultati ottenuti, per individuare le aree di miglioramento. Infine, è necessario semplificare la burocrazia e rendere più accessibili i programmi di alternanza, soprattutto per le piccole e medie imprese. Solo attraverso un impegno congiunto di scuole, aziende e istituzioni sarà possibile rendere l’alternanza scuola lavoro uno strumento realmente efficace per la formazione dei futuri professionisti del digitale.
Un nuovo orizzonte formativo: personalizzazione e competenze trasversali
Per dare una svolta all’alternanza scuola lavoro e farla diventare un motore di sviluppo per le competenze dei futuri professionisti digitali, è necessario puntare su un modello più personalizzato e orientato alle competenze trasversali. La personalizzazione significa creare percorsi formativi su misura per ogni studente, tenendo conto delle sue passioni, dei suoi talenti e dei suoi obiettivi. Non si tratta più di offrire un’esperienza standardizzata, ma di accompagnare ogni studente in un percorso di crescita unico e originale. Questo implica un maggiore coinvolgimento degli studenti nella progettazione dei percorsi, una maggiore attenzione alle loro esigenze e un costante monitoraggio dei loro progressi.
Le competenze trasversali, come la capacità di comunicare, di lavorare in team, di risolvere problemi e di adattarsi ai cambiamenti, sono sempre più importanti nel mondo del lavoro. Le aziende cercano non solo professionisti con competenze tecniche specifiche, ma anche persone capaci di pensare in modo critico, di collaborare con gli altri e di apprendere continuamente. L’alternanza scuola lavoro può essere un’occasione per sviluppare queste competenze, offrendo agli studenti l’opportunità di confrontarsi con situazioni reali e di mettere alla prova le proprie capacità. È necessario che i percorsi di alternanza prevedano attività che stimolino la creatività, l’innovazione e lo spirito imprenditoriale*. Gli studenti devono essere messi nelle condizioni di sperimentare, di sbagliare e di imparare dai propri errori. Solo così potranno diventare professionisti competenti, responsabili e capaci di affrontare le sfide del futuro. La chiave è passare da un modello di alternanza basato sull’esecuzione di compiti a un modello basato sulla partecipazione attiva e sulla crescita personale.
Amiche, amici, appassionati del mondo dell’educazione e del futuro del lavoro, riflettiamo insieme. L’alternanza scuola lavoro, se ben impostata, non è solo un’esperienza formativa, ma un vero e proprio investimento nel futuro dei nostri giovani. Si tratta di offrire loro gli strumenti per affrontare le sfide del mondo del lavoro, di sviluppare le loro competenze e di coltivare i loro talenti. Un concetto base da tenere a mente è che l’alternanza deve essere un’esperienza significativa, che lasci un segno positivo nella vita degli studenti. Un concetto avanzato è che l’alternanza deve essere un’esperienza personalizzata, che tenga conto delle esigenze e delle aspirazioni di ogni studente.
Quindi, chiediamoci: cosa possiamo fare, nel nostro piccolo, per contribuire a migliorare l’alternanza scuola lavoro? Come possiamo aiutare i nostri giovani a realizzare il loro potenziale e a costruire un futuro di successo? La risposta è nelle nostre mani.






