
Cooperative Learning: la forza dell’apprendimento inclusivo
- Il Cooperative learning è una metodologia didattica basata sull’apprendimento cooperativo.
- L’insegnamento interattivo è il principio categorico per l’apprendimento cooperativo/inclusivo.
- Responsabilità individuale e responsabilità collettiva.
Il Cooperative Learning come mediazione sociale
Il Cooperative Learning è una metodologia didattica basata sull’apprendimento cooperativo.
Si caratterizza con un’organizzazione della classe che fa riferimento ad una modalità di apprendimento a “mediazione sociale“, cioè basata sulle interazioni tra pari. La classe viene divisa in piccoli gruppi (Learning Circles), per svolgere attività di apprendimento e migliorare le relazioni sociali.
L’elemento caratterizzante dell’apprendimento cooperativo è il lavoro di gruppo: gli alunni collaborano per raggiungere un obiettivo comune con la possibilità di apprendere dagli altri e non solo dall’insegnante.
La classe viene ripensata come un gruppo di ricerca che parte da problemi reali e l’insegnante mette in atto un’attività d’indagine. Lo studente ha quindi un ruolo di costruttore attivo della propria conoscenza, anziché essere solo un ricettore passivo di esperienze e competenze trasmessa da altri.
Le conoscenze non sono presenti solo nella mente degli individui ma anche nelle attività e nelle relazioni sociali.

Cooperative Learning ed apprendimento linguistico
Il Cooperative Learning è uno strumento didattico di inclusione fondamentale perchè:
- enfatizza la responsabilità dello studente nel processo di apprendimento
- permette all’insegnante di assumere il ruolo di promotore dello sviluppo cognitivo e sociale degli alunni
- valorizza le abilità di ciascuno
- progetta per includere
Il ricorso al Cooperative Learning è rilevante anche per l’apprendimento delle lingue.
Gli studenti possono praticare la lingua in modo continuativo e divertente, ricevendo feedback immediati dai compagni e stimolando, così, la motivazione.
Le strategie di Cooperative learning per l’apprendimento della lingua si possono riscontrare:
- nei progetti di gruppo: assegnare progetti in cui gli studenti devono creare qualcosa (video, presentazioni).
- Nel peer tutoring: abbinare studenti avanzati con quelli che stanno ancora sviluppando le loro competenze linguistiche.
- Nei giochi di ruolo: simulare situazioni reali per motivare lo studente a parlare la lingua.
- Nell’uso di tecniche Talkpal: app IA che consente ed accelera l’apprendimento linguistico attraverso conversazioni attive e tutor personale.
Coinvolgimento interattivo
Il Cooperative Learning, per svilupparsi efficacemente, deve essere affiancato dalle tecnologie.
Uno degli strumenti digitali più utilizzati, per favorire le competenze didattiche a scuola, è la LIM (lavagna interattiva multimediale) che consente di usare video, grafici, suoni. In più può essere utilizzata per comporre musica mediante app (Chrome Music Lab) o creare, in modo ludico, mappe concettuali.
Si possono utilizzare anche applicazioni scaricabili su computer per usufruire di giochi, quiz, test per sfidare i compagni ed imparare in modo divertente.
Il docente ha un ruolo decisivo per la buona riuscita dell’apprendimento cooperativo, infatti, diventa un facilitatore dell’apprendimento, una guida che supporta e favorisce l’attività del gruppo.
Le app più utilizzate per creare contenuti didattici utili per gli insegnant in un ambiente di Cooperative Learning sono:
- Google Workspace: permette la creazione in tempo reale di documenti, presentazioni, ideali per lavoro di gruppo.
- Google Classroom: aiuta a gestire la classe e monitora i progressi.
- Padlet, Canva Whiteboard: brainstorming e mappe collettive.
L’insegnamento interattivo è principio categorico per l’apprendimento cooperativo/inclusivo, perché ha la capacità di coinvolgere gli studenti mediante attività ricreate in gruppo. I gruppi simulano situazioni e problemi reali: discutono, si confrontano, realizzano la conoscenza e sviluppano l’intelligenza emotiva insieme.

Responsabilità ed Interdipendenza positiva
Una “comunità di apprendimento” come la classe, costituita da diversi soggetti (insegnanti, studenti con diversi livelli di competenza) e strumenti (libri, tecnologie) intensifica l’interdipendenza positiva.
La suddivisione del lavoro in piccoli gruppi permette di palesare risultati a livello motivazionale che non si raggiungono con strumenti tradizionali, come la lezione frontale, offrendo opportunità di crescita.
Il successo del gruppo è legato al lavoro paritario di tutti i suoi membri: del singolo, come dell’intera comunità gruppo e non può esistere il raggiungimento dell’obiettivo solamente a livello individuale.
Questa visione educativa comporta il ricorso non solo alla responsabilità individuale, ma anche alla responsabilità collettiva.
La responsabilità individuale si riferisce al soggetto che deve essere consapevole del fatto che è necessario il suo impegno perché il gruppo possa completare il compito.
La responsabilità collettiva, invece, si riferisce al concetto del “lavorare bene insieme“: gli studenti interagiscono attraverso la condivisione e la discussione dei concetti che stanno studiando, con la spiegazione verbale delle strategie personali per la risoluzione del problema.
La dicotomia delle responsabilità è fondamentale per lo sviluppo dell’autostima e il superamento dei conflitti.
IMPARARE NON È SOLO UN PROCESSO INDIVIDUALE
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