
Bullismo: la musica può davvero fare la differenza?
- Seminario il 22 novembre 2025 a Reggio Calabria contro il bullismo.
- Orchestra dell'I.C. Vitrioli si esibirà alle 09:45.
- Targa in onore di Paolo Mendico creata dal Liceo Artistico Mattia Preti.
L’educazione emotiva e il contrasto al bullismo costituiscono problematiche cruciali nel contesto scolastico e sociale odierno. Un evento di rilievo avrà luogo a Reggio Calabria il 22 novembre 2025, un seminario denominato “Changes, la musica può fare”, focalizzato sull’apprendimento emotivo e sulla sensibilizzazione contro le prepotenze. L’iniziativa, promossa dall’A. R. A. Artisti Reggini Associati, si terrà presso l’Auditorium Don Orione in piazza Sant’Antonio e sarà dedicata alla memoria di Paolo Mendico, un ragazzo la cui vicenda ha profondamente segnato la collettività.
Un evento per ricordare e sensibilizzare
Il workshop “Changes, la musica può fare” si configura come un’occasione di analisi e dibattito aperta a studenti, insegnanti e a tutti gli interessati. L’intento è quello di affrontare il tema delle angherie scolastiche da molteplici punti di vista, coinvolgendo specialisti di differenti discipline. La scelta della musica come veicolo di sensibilizzazione non è casuale: essa incarna un idioma universale capace di risuonare con le emozioni e di favorire l’empatia. L’evento si colloca in un quadro più ampio di progetti mirati a sconfiggere il bullismo e a incentivare il benessere psicologico dei giovani. La partecipazione di figure istituzionali e di professionisti del settore evidenzia l’importanza di un approccio multidisciplinare e sinergico per fronteggiare questo problema.
- Che bello questo evento! La musica è un linguaggio universale che può davvero......
- 🤔 Interessante l'uso della musica, ma non rischia di essere solo un palliativo se......
- Il bullismo è un problema complesso, forse dovremmo anche considerare il ruolo dei......
Professionisti a confronto
Il panel dei relatori sarà composto da personalità eminenti nel campo della musica, della psicologia, della sociologia e del diritto. Tra i presenti, il dott. Davide Beatino, versatile professionista della musica, docente e musicologo, nonché presidente di A. R. A., la prof.ssa Eva Gerace, psicoanalista, e il dott. Fulvio D’Ascola, studioso delle dinamiche sociali collegate alla comunicazione e alle interazioni personali, unitamente al dott. Marco Cartisano, avvocato specializzato in questioni legali inerenti al mondo digitale. L’evento vedrà anche la partecipazione di Don Graziano Bonfitto, sacerdote e rettore del Santuario di Sant’Antonio a Reggio Calabria, il dott. Paolo Ramondino, *giudice presso il Tribunale dei Minori reggino e il dott. Roberto Di Palma, che guida l’Ufficio della Procura della Repubblica presso il Tribunale per i Minorenni di Reggio Calabria. Gli interventi dei relatori si concentreranno sull’esame del fenomeno del bullismo, sulla presentazione di possibili soluzioni e strategie di prevenzione, e sulla condivisione di esperienze concrete. Sono previste anche testimonianze video di ragazzi che hanno superato situazioni di bullismo, offrendo un messaggio di speranza e resilienza. Un momento particolarmente toccante sarà il collegamento video con i genitori di Paolo Mendico, la cui testimonianza contribuirà a sensibilizzare ulteriormente il pubblico.

La musica come veicolo di emozioni e cambiamento
Un momento significativo dell’evento sarà l’esibizione dell’orchestra dell’I. C. Vitrioli – Principe di Piemonte, prevista per le ore 09:45. Una volta conclusa l’esibizione, la formazione orchestrale riceverà un riconoscimento di merito, una targa creata dagli studenti del Liceo Artistico Mattia Preti, parte del polo liceale Liceo Campanella-Preti Frangipane, in onore di Paolo Mendico. Il premio riconosce il ruolo attivo della scuola nel contrasto al bullismo attraverso le attività dei laboratori musicali, di cui l’orchestra è un’eccezionale espressione. La musica, in questo contesto, diventa uno strumento di aggregazione, di espressione e di riscatto, capace di promuovere valori positivi e di contrastare fenomeni di esclusione e violenza. Nel pomeriggio, dalle ore 18:00 alle 20:00, si terrà l’esibizione musicale degli allievi del Modern College of Music, offrendo un ulteriore contributo artistico alla giornata.
Un impegno condiviso per un futuro migliore
L’iniziativa “Changes, la musica può fare” rappresenta un’importante occasione per riflettere sul ruolo dell’educazione emotiva e della musica nella lotta al bullismo. L’evento si propone come un momento di incontro e di confronto tra istituzioni, professionisti, studenti e cittadini, con l’obiettivo di promuovere un impegno condiviso per un futuro più sereno e inclusivo. La storia di Paolo Mendico, un giovane musicista vittima del bullismo, ci ricorda l’importanza di non sottovalutare il disagio psicologico dei ragazzi e di offrire loro strumenti adeguati per affrontare le difficoltà. La musica, in questo senso, può rappresentare un valido alleato, capace di favorire l’espressione delle emozioni, di rafforzare l’autostima e di promuovere relazioni positive.
Oltre l’evento: coltivare l’empatia e la resilienza
Iniziative come “Changes, la musica può fare” sono fondamentali per sensibilizzare l’opinione pubblica e per promuovere un cambiamento culturale. Tuttavia, è importante sottolineare che la lotta al bullismo richiede un impegno costante e quotidiano da parte di tutti gli attori sociali. Le scuole, le famiglie, le istituzioni e i media devono collaborare per creare un ambiente sicuro e protettivo per i giovani, in cui il rispetto, l’empatia e la solidarietà siano valori fondamentali.*
Un concetto base di educazione avanzata, alternanza scuola lavoro, stage curricolari, corsi di studio extra universitari professionalizzanti correlato al tema principale dell’articolo è l’importanza dell’intelligenza emotiva. Sviluppare la capacità di riconoscere, comprendere e gestire le proprie emozioni, così come quelle degli altri, è essenziale per prevenire e contrastare il bullismo. Un’ulteriore nozione avanzata è l’implementazione di programmi di peer education, in cui gli stessi studenti diventano protagonisti attivi nella promozione del benessere e nella prevenzione del bullismo.
Riflettiamo: quanto siamo disposti a metterci in gioco per creare un mondo in cui ogni giovane possa sentirsi accettato, valorizzato e libero di esprimere il proprio potenziale? La risposta a questa domanda determinerà il futuro delle nostre comunità e la qualità della vita delle nuove generazioni.
Di tendenza






