
Giovani e finanze: ecco perché l’Italia è indietro e cosa sta cambiando
- Indagine PISA 2022: studenti italiani con punteggio di 484, sotto la media OCSE.
- Solo il 5% degli studenti italiani raggiunge il livello più alto.
- Il 95% è a rischio di frodi online.
- DDL Capitali: educazione finanziaria integrata nell'Educazione civica.
- Oltre il 40% degli studenti non parla di finanze in famiglia.
- Danimarca: alfabetizzazione finanziaria al 71% grazie a programmi mirati.
- Finlandia: iniziativa Yrityskylä coinvolge il 91% degli studenti.
L’alfabetizzazione finanziaria è diventata una competenza cruciale per le nuove generazioni, soprattutto in un contesto economico globale in rapida evoluzione. L’aumento dell’aspettativa di vita, l’incertezza dei sistemi pensionistici e le trasformazioni del mercato del lavoro richiedono che i giovani possiedano una solida base di conoscenze economiche. È fondamentale che i giovani acquisiscano tali competenze per evitare problemi quali un eccessivo indebitamento, la cattiva gestione delle risorse e il rischio di cadere vittime di truffe finanziarie.
Il Quadro Attuale in Italia: Un’Analisi Dettagliata
I dati attuali rivelano che le competenze finanziarie dei giovani italiani sono inferiori alla media dei Paesi OCSE. L’indagine PISA del 2022 ha evidenziato che gli studenti italiani di 15 anni hanno ottenuto un punteggio di 484 in alfabetizzazione finanziaria, inferiore alla media OCSE di 498. Questa ricerca PISA esamina non solo la comprensione dei concetti economici, ma valuta anche l’atteggiamento nei confronti del denaro e le esperienze concrete in ambito finanziario.
Un dato allarmante è che solo il 5% degli studenti italiani raggiunge il livello più alto di competenza (Livello 5), rispetto all’ 11% della media OCSE. Questo significa che la maggior parte degli studenti italiani (il 95%) è a rischio di cadere vittima di frodi online, come truffe via SMS, falsi investimenti in criptovalute e raggiri sui social media. Un elemento ancor più inquietante è la constatazione che il 18% degli studenti non raggiunge la soglia minima (Livello 2) di competenze finanziarie.
I livelli di competenza finanziaria PISA 2022 sono così definiti:
Livello 5 (625 punti): Capacità di risolvere problemi finanziari complessi e descrivere le conseguenze delle decisioni finanziarie.
Livello 4 (550 punti): Gli studenti sanno applicare concetti finanziari a situazioni tipiche dell’età adulta e valutare gli effetti a lungo termine delle loro scelte.
Livello 3 (475 punti): Implica l’utilizzo di concetti finanziari di uso comune in contesti rilevanti e la capacità di interpretare documenti finanziari essenziali.
Livello 2 (400 punti): Si riferisce alla capacità di utilizzare la conoscenza dei prodotti finanziari più comuni per prendere decisioni in situazioni quotidiane e saper eseguire operazioni matematiche di base.
Livello 1 (326 punti): Consiste nel riconoscere i prodotti finanziari più diffusi e comprendere la funzione dei documenti finanziari che si incontrano nella vita di tutti i giorni.
L’Introduzione dell’Educazione Finanziaria nelle Scuole Italiane
Con il Disegno di Legge n. 674-B, noto come “DDL Capitali”, approvato in via definitiva dal Senato il 27 febbraio 2024, si compie un passo importante verso l’inserimento dell’educazione finanziaria nei percorsi didattici italiani. Questo provvedimento riconosce l’educazione finanziaria come materia interdisciplinare e trasversale, integrata negli obiettivi dell’Educazione civica. L’obiettivo è fornire agli studenti gli strumenti necessari per comprendere i concetti di finanza, risparmio e investimento.
L’educazione finanziaria sarà implementata gradualmente, partendo dalla scuola primaria e proseguendo fino alla secondaria di secondo grado, con un livello di approfondimento che cresce con l’età degli studenti. Le 33 ore annuali dedicate all’Educazione civica saranno strutturate con contenuti stabiliti dal Ministero dell’Istruzione in collaborazione con istituzioni come la Banca d’Italia e la Consob.
Un aspetto critico è la mancanza di discussioni sul denaro in famiglia. Oltre il 40% degli studenti italiani dichiara di non parlare mai o solo raramente di questioni economiche con i propri genitori, come la gestione del budget familiare. Il 35% evita di discutere delle proprie scelte di spesa, mentre il 31% non affronta mai l’argomento del risparmio in famiglia. Questi dati evidenziano la necessità di programmi di educazione finanziaria nelle scuole, soprattutto per gli studenti provenienti da famiglie svantaggiate.
Modelli Europei di Successo: Danimarca e Finlandia
Alcuni Paesi europei hanno implementato con successo programmi di educazione finanziaria. La “Danish Money Week” in Danimarca coinvolge ogni anno circa 20.000 studenti di 700 scuole, offrendo sessioni con esperti e materiali digitali. In Danimarca, l’alfabetizzazione finanziaria è una materia curricolare obbligatoria per gli alunni dai 13 ai 15 anni, affrontando temi come la gestione del budget, il risparmio, i servizi bancari e le tutele per i consumatori. Questa iniziativa ha contribuito significativamente a far raggiungere ai giovani un tasso di alfabetizzazione finanziaria del 71%, collocando il Paese tra i migliori al mondo.
In Finlandia, l’iniziativa Yrityskylä (villaggio d’impresa) coinvolge il 91% degli studenti, principalmente tra i 12 e i 13 anni. Gli studenti partecipano a lezioni su tematiche economiche, aziendali e sul mondo del lavoro, imparando a gestire risorse economiche, a conoscere i concetti base dell’economia e a prepararsi alla vita adulta. Il progetto culmina in un’esperienza pratica dove si simula un ambiente aziendale; i ragazzi assumono ruoli in diverse imprese, gestiscono i guadagni ottenuti e prendono decisioni finanziarie quotidiane.
Verso un Futuro Finanziariamente Consapevole: Sfide e Opportunità
L’introduzione dell’educazione finanziaria nelle scuole italiane rappresenta un’opportunità cruciale per formare cittadini più consapevoli e responsabili. Tuttavia, ci sono diverse sfide da affrontare. È indispensabile assicurarsi che i contenuti e le metodologie adottate siano appropriati per l’età degli studenti e che gli insegnanti ricevano una formazione adeguata e siano motivati. Un’ulteriore difficoltà consiste nel bilanciare il carico di lavoro e la quantità di argomenti da trattare, tenendo conto anche delle altre discipline.
Inoltre, è essenziale coinvolgere le famiglie nel processo educativo, offrendo formazione finanziaria anche agli adulti. Solo così si potrà creare una società in cui tutti partecipano con consapevolezza alla vita sociale ed economica del Paese, prendendo decisioni informate e comprendendo appieno le notizie di politica economica.
Alfabetizzazione Finanziaria: Un Investimento nel Futuro
L’educazione finanziaria non è solo una questione di numeri e investimenti; è un investimento nel futuro dei nostri giovani e della nostra società. Fornire ai ragazzi gli strumenti per comprendere e gestire il denaro significa aiutarli a diventare adulti responsabili, capaci di prendere decisioni consapevoli e di evitare trappole finanziarie.
Immagina un futuro in cui ogni cittadino italiano, fin dalla giovane età, possieda le competenze necessarie per navigare nel complesso mondo della finanza. Un futuro in cui le decisioni economiche siano prese con consapevolezza e responsabilità, contribuendo a una società più prospera e giusta.
Per raggiungere questo obiettivo, è fondamentale che l’educazione finanziaria sia integrata in modo efficace nei programmi scolastici, con un approccio pratico e coinvolgente. Gli studenti devono imparare a gestire il proprio budget, a risparmiare, a investire e a proteggersi dalle frodi.
Un concetto base di educazione avanzata applicabile è l’importanza di insegnare ai giovani a distinguere tra bisogni e desideri*, aiutandoli a sviluppare un approccio più consapevole al consumo. Un concetto avanzato è l’introduzione ai principi della finanza comportamentale, che esplora come le emozioni e i pregiudizi cognitivi influenzano le decisioni finanziarie.
Ti invito a riflettere su come l’educazione finanziaria possa trasformare la vita delle persone e contribuire a costruire una società più equa e prospera. Quali sono le competenze finanziarie che ritieni più importanti per il futuro dei nostri giovani? Come possiamo rendere l’educazione finanziaria più accessibile e coinvolgente per tutti?
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