
Sicurezza nazionale: nasce il CESN per educare e proteggere l’Italia
- Creato il Consiglio per l'Educazione alla Sicurezza Nazionale (CESN).
- Il CESN mira a formare cittadini consapevoli contro la disinformazione.
- Il comitato scientifico del CESN include esperti di vari settori.
- Bruno Frattasi: educare alla sicurezza nazionale significa alimentare la pace.
Un Imperativo Strategico
Nella prestigiosa cornice di Palazzo Giustiniani, all’interno della Sala Zuccari del Senato della Repubblica, ha visto la luce il *Consiglio per l’Educazione alla Sicurezza Nazionale (CESN). Questo nuovo organismo, frutto della sinergia tra la Fondazione Aises – Spes Academy “Carlo Azeglio Ciampi” e il Consiglio Nazionale delle Ricerche (Cnr), rappresenta una risposta concreta alle sfide emergenti nel panorama della sicurezza nazionale. Tale iniziativa si pone come cardine per l’edificazione di una solida cultura della sicurezza, con un’attenzione mirata alla protezione informatica, alla tutela delle infrastrutture vitali e alla capacità di recupero mentale* di cittadini e istituzioni.
Un Comitato Scientifico di Eccellenza per una “Democrazia Cognitiva”
A guidare l’indirizzo scientifico del CESN è stato designato il professor Mario Caligiuri, figura di spicco nel campo dell’intelligence e della pedagogia, in qualità di coordinatore del comitato scientifico. Il comitato si propone di elaborare teorie e pratiche educative innovative, capaci di orientare la società verso una maggiore consapevolezza dei rischi e delle minacce che incombono sulla sicurezza nazionale. L’obiettivo primario è quello di formare cittadini consapevoli, in grado di discernere la disinformazione e di resistere alle manipolazioni cognitive, elementi cruciali per la salvaguardia della democrazia. Il comitato è composto da figure di spicco provenienti da diversi settori, tra cui accademici, dirigenti pubblici e manager di aziende strategiche. Al suo interno troviamo nomi come Paolo Benanti (LUISS), Barbara Carfagna (RAI), Nunzia Ciardi (Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale), Michele Colajanni (Università di Bologna), Gianluca Comin (Comin & Partners), Federico Eichberg (Ministero delle Imprese e del Made in Italy), Luigi Fiorentino (PCM), Andrea Gavosto (Fondazione Agnelli), Valerio Giardina (ENEL), Marco Gilli (Fondazione Compagnia di San Paolo), Canio Giuseppe La Gala (Scuola Ufficiali Carabinieri), Stefano Mannino (CASD), Francesca Mariotti (ENEA), Bernardo Giorgio Mattarella (LUISS), Marcella Panucci (Ministero dell’Università e Ricerca), Oreste Pollicino (Università Bocconi), Alfio Rapisarda (ENI), Giuseppe Recinto (Ministero dell’Istruzione e Merito), Giuseppina Rubinetti (Ministero della Giustizia), Maria Teresa Sempreviva (Ministero dell’Interno), Maurizio Vallone (Scuola di Perfezionamento per le Forze di Polizia), e Nicola Vanin (CDP). Questa eterogeneità di competenze sottolinea la natura multidisciplinare della sicurezza nazionale, che richiede un approccio integrato e una visione a 360 gradi.

- 🎉 Ottima iniziativa! Finalmente si punta a educare......
- 🤔 Ma siamo sicuri che questo CESN non diventi......
- 🛡️ Invece di concentrarci solo sulle minacce esterne, non dovremmo......
Un Network Strategico tra Istituzioni, Imprese e Ricerca
Il CESN si delinea come un fulcro nazionale, un punto di incontro tra il mondo accademico, le entità governative e il tessuto produttivo, fungendo da cruciale collegamento tra questi elementi.
Nella leadership del Consiglio spiccano figure di spicco provenienti dai settori industriale, finanziario e della gestione pubblica italiana, tra cui Claudio Descalzi (Eni), Flavio Cattaneo (Enel Group), Pietro Labriola (Tim), Nicola Monti (Edison), Pier Carlo Padoan (UniCredit), Claudia Parzani (Borsa Italiana), Paolo Savona (Consob), Dario Scannapieco (Cassa Depositi e Prestiti) e Giampiero Massolo (Mundys).
Il prefetto Bruno Frattasi, direttore generale dell’Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale e presidente del Cesn, ha sottolineato come “Educare alla sicurezza nazionale significa alimentare la pace: l’educazione genera cultura e la cultura rifiuta la guerra. È per questo che l’educazione alla sicurezza è uno dei pilastri essenziali della nostra convivenza civile“.
Verso un Futuro di Consapevolezza e Resilienza
L’istituzione del CESN rappresenta un passo significativo verso la costruzione di una società più consapevole e resiliente, capace di affrontare le sfide globali con competenza e lungimiranza. L’educazione alla sicurezza nazionale si configura come un investimento strategico per il futuro del Paese, un pilastro fondamentale per la salvaguardia della democrazia e per la promozione di una cultura di pace. Come ha affermato Valerio De Luca, segretario generale del CESN, “Nell’epoca della rivoluzione digitale, l’educazione non può più limitarsi a trasmettere competenze: deve diventare una strategia di difesa democratica. Solo così potremo formare cittadini consapevoli e resilienti, capaci di difendere i pilastri della democrazia“.
Riflessioni sull’Educazione alla Sicurezza Nazionale: Un Ponte tra Sapere e Responsabilità
L’educazione avanzata, nel contesto dell’alternanza scuola-lavoro e dei corsi professionalizzanti, riveste un ruolo cruciale nella formazione di cittadini consapevoli e preparati ad affrontare le sfide del mondo contemporaneo. Una nozione base di educazione avanzata applicabile al tema della sicurezza nazionale è l’importanza dello sviluppo del pensiero critico. Incoraggiare gli studenti a valutare le informazioni in modo obiettivo, a riconoscere le fonti affidabili e a distinguere i fatti dalle opinioni è fondamentale per contrastare la disinformazione e promuovere una cultura della verità. Una nozione avanzata, invece, riguarda l’integrazione di simulazioni e scenari di crisi nei percorsi formativi. Attraverso la simulazione di attacchi informatici, disastri naturali o altre emergenze, gli studenti possono sviluppare competenze pratiche nella gestione delle crisi e nella protezione delle infrastrutture critiche. Questo approccio esperienziale consente di trasformare la conoscenza teorica in azione concreta, preparando i futuri professionisti a rispondere efficacemente alle minacce alla sicurezza nazionale.
Riflettiamo: in un’epoca in cui la tecnologia permea ogni aspetto della nostra vita, l’educazione alla sicurezza nazionale non può essere considerata un optional, ma un imperativo etico e civico. Come possiamo, individualmente e collettivamente, contribuire a rafforzare la resilienza del nostro Paese di fronte alle minacce emergenti? La risposta risiede nella consapevolezza, nella responsabilità e nell’impegno costante verso la costruzione di una società più sicura e democratica.
- Pagina dei comunicati stampa del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR), uno dei fondatori.
- Pagina web ufficiale di SPES Academy, uno dei fondatori del CESN.
- Pagina del CNR dedicata alla prevenzione e protezione, elemento chiave dell'articolo.
- Sito ufficiale dell'Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale, ente coinvolto nell'iniziativa.
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