
Esame di Stato 2025: l’educazione civica al centro del dibattito
- Apprezzamento per i temi dell'Esame di Stato 2025 su legalità e rispetto.
- Il ministero vieta l'uso dei cellulari a scuola, salvo casi specifici.
- Accordo tra Polizia e Fondazione Conad ETS contro la violenza di genere.
Riflessioni sull’Esame di Stato 2025 e l’Importanza dell’Educazione Civica
Il Coordinamento Nazionale Docenti della disciplina dei Diritti Umani (CNDDU) ha manifestato un vivo apprezzamento per le tematiche affrontate nella prima prova dell’Esame di Stato 2025. Le scelte tematiche, infatti, hanno toccato punti nevralgici della società attuale, stimolando gli studenti a esercitare il proprio spirito critico e a confrontarsi con questioni di fondamentale importanza per il loro domani. Tra gli argomenti presentati, spiccano la legalità e la fiducia nelle nuove generazioni, rappresentate dalla figura di Paolo Borsellino, il significato profondo del “rispetto” analizzato attraverso le riflessioni di Riccardo Maccioni, l’importanza dell'”indignazione” quale chiave di lettura della realtà, esplorata da Anna Meldolesi e Chiara Lalli, e l’impatto devastante delle nostre abitudini di consumo sull’ambiente, trattato da Telmo Pievani.
Questi argomenti, ben più che semplici esercizi formali, costituiscono un invito a meditare sulla responsabilità sia individuale che collettiva in un mondo sempre più complesso e connesso. La capacità di analizzare la realtà con occhio critico, di comprendere le dinamiche sociali e ambientali e di agire di conseguenza, sono abilità essenziali per formare cittadini consapevoli e responsabili, capaci di contribuire attivamente al progresso della collettività.
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Il Ruolo Cruciale dell’Educazione Civica
Il CNDDU evidenzia come la comprensione di fenomeni strettamente collegati all’Educazione civica possa arricchire notevolmente la preparazione degli studenti e la qualità dei loro elaborati. Sebbene tutte le discipline contribuiscano alla formazione di una coscienza critica, l’Educazione civica si distingue per la sua capacità di approfondire esplicitamente aspetti fondamentali per la vita civile, come la Costituzione, i diritti umani, la legalità, la cittadinanza digitale e la sostenibilità ambientale.
In una società in rapida evoluzione, caratterizzata da sfide globali e crescenti disuguaglianze, è indispensabile che l’Educazione civica assuma una posizione centrale nel percorso formativo degli studenti, fin dalla scuola dell’infanzia. È necessario che i programmi e le metodologie didattiche siano all’avanguardia e che la loro attuazione sia affidata a docenti qualificati, in grado di stimolare il pensiero critico, la partecipazione attiva e il senso di responsabilità civica nei giovani.

Stop all’Uso Indiscriminato dei Cellulari a Scuola e l’Importanza dell’Educazione Digitale
Parallelamente all’enfasi sull’Educazione civica, il Ministero dell’Istruzione e del Merito ha emanato una circolare che vieta l’uso dei telefoni cellulari nelle scuole superiori durante l’orario scolastico. Questa decisione, motivata dagli effetti negativi che un uso eccessivo o scorretto degli smartphone può avere sulla salute, sul benessere e sulle prestazioni scolastiche degli adolescenti, mira a promuovere un ambiente di apprendimento più concentrato e produttivo.
Tuttavia, il divieto non è assoluto. L’uso del cellulare è consentito in casi specifici, come per gli studenti con disabilità o disturbi specifici di apprendimento, o quando è strettamente funzionale all’attività didattica, come nei settori tecnologici dell’istruzione tecnica dedicati all’informatica e alle telecomunicazioni.
La circolare sottolinea, inoltre, l’importanza di educare gli studenti a un uso responsabile e consapevole degli smartphone e degli altri strumenti digitali. È fondamentale che la scuola svolga un ruolo attivo nella promozione di competenze digitali, nella prevenzione del cyberbullismo e nella sensibilizzazione sui rischi connessi all’uso improprio delle tecnologie.
Verso un Futuro di Rispetto e Uguaglianza: L’Impegno Congiunto per la Prevenzione della Violenza di Genere
Proseguendo nella direzione di una società più equa e inclusiva, un ulteriore segnale positivo si manifesta con la sottoscrizione di un accordo tra la Polizia di Stato e Fondazione Conad ETS. Tale intesa mira a realizzare iniziative congiunte per contrastare la violenza di genere e favorire la diffusione di una cultura del rispetto.
Il progetto “ProgettoRispetto” si rivolge in modo particolare ai più giovani, con l’intento di sensibilizzare le nuove generazioni e di offrire strumenti concreti a docenti e genitori per affrontare argomenti fondamentali come parità di genere, consenso, discriminazioni e valorizzazione delle diversità. Attraverso materiali didattici gratuiti, documentari, testimonianze e momenti formativi, il progetto si propone di combattere gli stereotipi culturali e le disuguaglianze che sono all’origine della violenza di genere.
Questa iniziativa rappresenta un passo importante verso una società in cui nessuno venga discriminato o colpito per ciò che è, e in cui il rispetto e l’uguaglianza siano valori fondamentali e condivisi.
Un Nuovo Orizzonte Educativo: Coltivare la Consapevolezza Civica per un Futuro Sostenibile
L’insieme di queste iniziative – l’attenzione alle tracce dell’Esame di Stato, la riflessione sull’Educazione civica, la regolamentazione dell’uso dei cellulari a scuola e l’impegno contro la violenza di genere – delinea un nuovo orizzonte educativo, in cui la scuola non è solo un luogo di trasmissione di conoscenze, ma anche un laboratorio di cittadinanza attiva, un motore di cambiamento sociale e un presidio di valori fondamentali.
È essenziale che la scuola si impegni a formare cittadini consapevoli, responsabili e capaci di affrontare le sfide del futuro con spirito critico, creatività e solidarietà. Solo così potremo costruire una società più giusta, inclusiva e sostenibile, in cui ogni individuo possa realizzare il proprio potenziale e contribuire al bene comune.
Un concetto base di educazione avanzata applicabile a questo tema è l’importanza dell’apprendimento esperienziale. Coinvolgere gli studenti in progetti concreti di cittadinanza attiva, come la partecipazione a iniziative di volontariato, l’organizzazione di eventi culturali o la realizzazione di campagne di sensibilizzazione, può rafforzare il loro senso di responsabilità civica e la loro capacità di agire positivamente nella società.
Un concetto avanzato è l’integrazione curricolare dell’Educazione civica. Invece di relegare l’Educazione civica a una disciplina a sé stante, è possibile integrarla in tutte le materie, evidenziando le connessioni tra i contenuti disciplinari e le questioni sociali, ambientali e politiche. Questo approccio permette di rendere l’Educazione civica più rilevante e significativa per gli studenti, e di promuovere una visione olistica e interdisciplinare della conoscenza.
Riflettiamo su come possiamo, individualmente e collettivamente, contribuire a promuovere una cultura del rispetto, dell’uguaglianza e della partecipazione attiva nella nostra società. Quali azioni concrete possiamo intraprendere per fare la differenza nel nostro piccolo, e per ispirare gli altri a fare lo stesso?
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