
Speranza: L’UNESCO guida la rivoluzione per la pace globale
- L'unesco fondata il 16 novembre 1945 da 37 paesi.
- 194 stati membri e 12 membri associati cooperano con l'unesco.
- Corso 'attraversamenti': 85 euro, 55 euro per studenti.
In un’epoca segnata da conflitti e disuguaglianze, l’educazione alla pace emerge come un imperativo cruciale per costruire un futuro sostenibile e armonioso. Il 26 novembre 2025, presso la Sapienza Università di Roma, la rete delle Cattedre UNESCO in Italia si riunirà per un convegno dedicato al tema “Educazione alla pace: L’impegno delle Cattedre Unesco italiane per la pace”. Questo evento, che si terrà in concomitanza con l’anniversario dell’adozione della “Raccomandazione sull’educazione alla pace, ai diritti umani e allo sviluppo sostenibile” da parte dell’UNESCO, rappresenta un’occasione fondamentale per riflettere sul ruolo dell’educazione, della ricerca e della cultura nel promuovere la pace.
L’orientamento UNESCO mette in risalto il valore essenziale dell’istituzione scolastica quale fondamento per edificare la pace, tramite l’investimento nell’individuo, nei diritti fondamentali e in una prospettiva di sviluppo equilibrato che consideri l’ambiente, la società e l’umanità. L’evento si articolerà in diverse sessioni dedicate alla raccomandazione UNESCO, alla pace e all’educazione alla pace, con interventi di esperti come il prof. Marco Mascia e Roland Benedikter.
Il Ruolo dell’UNESCO nella Promozione della Pace
L’UNESCO, Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Educazione, la Scienza e la Cultura, svolge un ruolo centrale nella promozione della pace a livello globale. Istituita a Londra il 16 novembre 1945, con l’adesione di 37 Paesi, l’UNESCO si adoperò per riedificare il tessuto culturale mondiale a seguito delle distruzioni causate dalla Seconda Guerra Mondiale. La sua Costituzione, entrata in vigore il 4 novembre 1946, definisce il mandato dell’Agenzia, le sue finalità, funzioni e struttura.
L’UNESCO promuove la cooperazione tra i suoi 194 Stati Membri e 12 Membri Associati, con l’obiettivo di sviluppare un dialogo basato sul rispetto dei valori condivisi e sulla dignità di ogni civiltà e cultura. L’Organizzazione opera come un laboratorio di idee e un centro di scambio di informazioni, catalizzando la cooperazione internazionale e promuovendo lo sviluppo delle capacità degli Stati membri in settori chiave come l’educazione, le scienze naturali, le scienze umane e sociali, la cultura, la comunicazione e l’informazione.

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Iniziative per l’Integrazione e l’Accoglienza: Il Corso “Attraversamenti”
Parallelamente agli sforzi globali dell’UNESCO, numerose iniziative locali si impegnano a promuovere l’integrazione e l’accoglienza dei migranti e dei richiedenti asilo. L’Associazione Popoli Insieme di Padova organizza il corso “Attraversamenti”, un percorso formativo rivolto a volontari e volontarie che operano nei servizi dedicati a queste persone.
Il corso, che si articola in dieci incontri settimanali a partire dal 4 febbraio 2025, offre opportunità di formazione e approfondimento sul tema delle migrazioni forzate, fornendo strumenti utili per supportare migranti, rifugiati e richiedenti asilo. Relatori di rilievo nazionale e locale guideranno i partecipanti alla scoperta del loro lavoro “di frontiera”, offrendo una prospettiva privilegiata sulle sfide e le opportunità legate all’accoglienza e all’integrazione. La quota di iscrizione è di 85 euro, ridotta a 55 euro per studenti.
“Lavorare in Pace, Lavorare per la Pace”: Un Incontro per Costruire un Futuro di Giustizia
L’impegno per la pace si concretizza anche in iniziative come l’incontro annuale di Bilanci di Giustizia, intitolato “Lavorare in pace, lavorare per la pace”, che si è tenuto ad Albino (BG) dal 25 al 28 agosto 2022. Questo evento ha riunito costruttori di pace, economisti e attivisti per discutere di temi cruciali come la nonviolenza, la giustizia sociale e la sostenibilità ambientale.
Durante l’incontro, sono stati affrontati temi come la risposta della nonviolenza alle guerre di oggi, il diritto a un reddito e/o a un lavoro dignitoso, e la necessità di rivedere il proprio stile di vita in un’ottica di sostenibilità e giustizia. L’evento ha offerto anche laboratori pratici sulla comunicazione empatica nonviolenta, sulla giustizia riparativa e sull’approfondimento di strumenti come la “Scheda Bilancio” per promuovere uno stile di vita più consapevole e responsabile.
Un Futuro di Pace: L’Educazione come Chiave
L’educazione alla pace si rivela, quindi, un investimento fondamentale per costruire un futuro in cui la giustizia, la solidarietà e il rispetto dei diritti umani siano i pilastri di una società globale armoniosa. Le iniziative promosse dall’UNESCO, insieme agli sforzi delle associazioni locali e dei movimenti per la pace, testimoniano un impegno costante e condiviso per promuovere la cultura della pace e costruire un mondo più giusto e sostenibile per tutti.
L’educazione alla pace non è solo un insegnamento teorico, ma un’esperienza pratica che coinvolge la mente, il cuore e le mani. Essa implica l’apprendimento di competenze come la comunicazione nonviolenta, la risoluzione dei conflitti e la promozione della giustizia sociale. Un approccio educativo avanzato all’educazione alla pace potrebbe includere simulazioni di situazioni di conflitto, progetti di servizio comunitario e scambi interculturali, offrendo agli studenti l’opportunità di mettere in pratica i principi della pace e della nonviolenza.
Un’ulteriore nozione avanzata potrebbe consistere nell’integrare l’educazione alla pace con le tecnologie digitali, creando piattaforme online per la condivisione di esperienze, la collaborazione tra studenti di diverse culture e la diffusione di messaggi di pace attraverso i social media. Questo approccio innovativo potrebbe amplificare l’impatto dell’educazione alla pace, raggiungendo un pubblico più vasto e promuovendo un cambiamento sociale positivo.
Riflettiamo su come possiamo contribuire, nel nostro piccolo, a promuovere la pace nelle nostre comunità e nel mondo. Ogni gesto di gentilezza, di rispetto e di solidarietà può fare la differenza.





