
Studenti e IA: come cambia l’istruzione superiore nel 2025
- Il 99,1% degli studenti è a conoscenza dell'esistenza dell'AI.
- Solo il 27,6% comprende molto bene il funzionamento dell'AI.
- Il 70,4% degli studenti ha una percezione positiva dell'AI.
- Il 73,8% associa l'AI all'innovazione e il 23% alla disoccupazione.
L’avvento dell’Intelligenza Artificiale (AI) ha segnato un’era di trasformazioni profonde, investendo ogni ambito della società, dall’economia all’istruzione. In questo contesto di rapida evoluzione, una ricerca condotta nel 2025 presso l’ISI Pertini di Lucca, in collaborazione con CASCO Learning, ha esplorato la percezione e l’utilizzo dell’AI tra gli studenti delle scuole superiori. Questo studio, ispirato da un’indagine simile condotta dall’ONU nel 2022, offre uno spaccato significativo sul rapporto tra i giovani e questa tecnologia emergente.
Consapevolezza e Comprensione dell’AI tra gli Studenti
La ricerca ha coinvolto 644 studenti dell’ISI Pertini, di età compresa tra i 14 e i 21 anni, rivelando un’alta consapevolezza dell’esistenza dell’AI: il 99,1% degli intervistati ne è a conoscenza. Tuttavia, la comprensione del suo funzionamento rimane limitata, con solo il 27,6% degli studenti che dichiara di comprenderla molto bene, mentre il 63% afferma di “saperne un po’”. Questo divario tra consapevolezza e comprensione evidenzia la necessità di un’educazione più approfondita sull’AI nel contesto scolastico.
La percezione generale dell’AI è positiva per il 70,4% degli studenti, con un ulteriore 18,9% che la considera molto positiva. I termini più frequentemente associati all’AI sono “Innovazione” (73,8%), “Futuro” (72,8%) e “Comodità” (68,9%). Non mancano, tuttavia, preoccupazioni legate alla “Disoccupazione” (23%) e al “Pericolo” (21,7%), che riflettono le ansie diffuse riguardo all’impatto dell’AI sul mondo del lavoro.
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L’AI nella Vita Quotidiana e Scolastica
L’indagine ha rivelato che gli studenti utilizzano quotidianamente l’AI attraverso vari strumenti e applicazioni digitali, spesso senza esserne pienamente consapevoli. Questi includono sistemi di suggerimento nei social media, chatbot, assistenti vocali, app di fotoritocco e strumenti di supporto allo studio.
Nel contesto scolastico, l’AI viene utilizzata per traduzioni, correzioni grammaticali e assistenza nello studio personale. Tuttavia, molti studenti lamentano l’assenza di percorsi strutturati di alfabetizzazione sull’AI nelle scuole superiori, sottolineando la necessità di moduli formativi specifici che spieghino il funzionamento, le applicazioni e i limiti di questa tecnologia.

I docenti, secondo la percezione degli studenti, appaiono aperti ma cauti nell’integrare l’AI nella didattica. Molti vedono l’opportunità di personalizzare i percorsi di apprendimento e velocizzare la correzione dei compiti, ma temono l’appiattimento del pensiero critico, il rischio di plagio e la carenza di formazione specifica.
Strategie per un’Educazione Digitale Consapevole
Per migliorare la comprensione e l’approccio critico all’AI tra i giovani, la ricerca suggerisce diverse strategie:
Realizzare corsi curricolari e laboratori interdisciplinari sull’AI.
Coinvolgere esperti esterni e start-up innovative.
Promuovere iniziative di citizen science e progetti di coding.
Inserire dibattiti, case study e giochi di ruolo su temi etici e sociali. * Rafforzare la collaborazione tra scuole, università e mondo della ricerca.
Oltre la Consapevolezza: Costruire un Futuro Educativo con l’AI
La ricerca dell’ISI Pertini evidenzia un quadro complesso e dinamico del rapporto tra i giovani e l’AI. Se da un lato emerge un’apertura verso le opportunità offerte da questa tecnologia, dall’altro si avverte un’esigenza profonda di formazione e informazione. Le preoccupazioni legate al mondo del lavoro e ai rischi etici e sociali sottolineano la necessità di un’educazione digitale consapevole, che prepari i giovani ad affrontare le sfide del futuro con spirito critico e responsabilità.
In questo contesto, l’alternanza scuola-lavoro e gli stage curricolari possono svolgere un ruolo cruciale, offrendo agli studenti l’opportunità di sperimentare concretamente le applicazioni dell’AI nel mondo professionale e di sviluppare le competenze necessarie per affrontare le trasformazioni in atto.
Un concetto base di educazione avanzata, applicabile al tema dell’articolo, è l’importanza di sviluppare il pensiero computazionale negli studenti. Questo non significa solo imparare a programmare, ma anche acquisire la capacità di scomporre problemi complessi in passaggi più semplici, identificare pattern e creare algoritmi per risolverli.
Una nozione di educazione avanzata, ancora più specifica, è l’integrazione dell’AI ethics nei curricula scolastici. Gli studenti devono essere consapevoli dei bias algoritmici, delle implicazioni etiche dell’uso dei dati e della necessità di sviluppare sistemi di AI responsabili e inclusivi.
Riflettiamo: come possiamo trasformare la scuola in un ambiente in cui l’AI non sia solo uno strumento, ma un’opportunità per sviluppare il pensiero critico, la creatività e la capacità di risolvere problemi complessi? Come possiamo garantire che tutti gli studenti, indipendentemente dal loro background, abbiano accesso alle competenze digitali necessarie per prosperare in un mondo sempre più guidato dall’AI?
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