Allarme etica digitale: l’ia discrimina? Scopri come proteggerti

L’evento “Privacy Tour 2025” ha fatto tappa a Catanzaro, presso la Cittadella Regionale, il 21 e 22 maggio, catalizzando l’attenzione su temi cruciali come l’equità digitale, l’intelligenza artificiale (IA) e il contrasto ai bias di genere nel trattamento dei dati personali. Questa iniziativa, promossa dal Garante per la protezione dei dati personali, ha visto la partecipazione di figure istituzionali, esperti del mondo accademico e rappresentanti del settore imprenditoriale, con l’obiettivo di promuovere una cultura della privacy e dell’uso responsabile delle nuove tecnologie.

Focus sull’Educazione Etica all’IA

Il Garante per l’infanzia e l’adolescenza della Regione Calabria, Antonio Marziale, ha sottolineato l’importanza di un’educazione digitale consapevole e responsabile per i giovani. Marziale ha evidenziato come l’educazione sia la chiave per affrontare le sfide poste dall’intelligenza artificiale, auspicando un sistema scolastico attrezzato per impartire un’istruzione non solo tecnica, ma soprattutto etica, nel rispetto dei diritti umani. Il Garante ha firmato il manifesto-decalogo per l’uso corretto dell’IA, un gesto simbolico che rappresenta l’impegno a garantire che l’IA sia alleata dei bisogni di tutti, e non “nemica” di chi l’ha progettata.

Ricerca e Consapevolezza sui Bias di Genere

Un momento significativo del “Privacy Tour 2025” è stata la presentazione di una ricerca congiunta del Dipartimento di Ingegneria Meccanica, Energetica e Gestionale dell’Università della Calabria (UniCal) e del Dipartimento di Meccanica, Matematica e Management del Politecnico di Bari. Lo studio ha analizzato le percezioni dei recruiter sull’uso dell’IA nei processi di selezione del personale, con un focus particolare sulla consapevolezza dei bias di genere e sulla fiducia riposta nei sistemi di IA come strumenti per garantire imparzialità e inclusione. I risultati della ricerca hanno offerto spunti di riflessione importanti sulle sfide e le opportunità legate all’adozione dell’IA nel mondo del lavoro. Felice Lo Gatto, HR PM Office Trasformation & Analytics del Gruppo FS, ha contribuito alla discussione, portando la prospettiva di una grande azienda sull’impatto dell’IA nelle risorse umane.

Collaborazioni e Patrocini

L’iniziativa “Privacy Tour 2025” è stata realizzata con la collaborazione della Regione Calabria e il patrocinio del Garante regionale per l’Infanzia e l’Adolescenza. Tra i promotori dell’evento figurano la Fondazione Magna Grecia, il Gruppo FS, UniCal, Digital Angels, Federmanager, Federmanager Minerva, GPI, il Politecnico di Bari, Unindustria Calabria e l’Università degli Studi Roma Tre. Questa ampia partecipazione testimonia l’importanza e la rilevanza del tema della privacy e dell’uso responsabile delle tecnologie digitali per una vasta gamma di stakeholder.

Verso un Futuro Digitale Etico e Inclusivo

Il “Privacy Tour 2025” a Catanzaro ha rappresentato un’occasione preziosa per sensibilizzare, formare e promuovere un dibattito costruttivo sull’equità digitale e sull’uso etico dell’intelligenza artificiale. L’impegno del Garante per l’infanzia e l’adolescenza, la ricerca scientifica presentata e la partecipazione di numerosi attori istituzionali e privati hanno contribuito a delineare un percorso verso un futuro digitale più inclusivo e rispettoso dei diritti fondamentali di ogni individuo.

Educazione Avanzata: Un Imperativo per il Futuro

L’evento “Privacy Tour 2025” ci ricorda che l’educazione avanzata non è solo una questione di acquisizione di competenze tecniche, ma anche di sviluppo di una solida coscienza etica. In un mondo sempre più guidato dall’intelligenza artificiale, è fondamentale che i giovani imparino a utilizzare le tecnologie in modo responsabile e consapevole, nel rispetto dei diritti umani e della dignità di ogni persona.

Una nozione base di educazione avanzata in questo contesto è la comprensione dei principi fondamentali della privacy e della protezione dei dati personali. Una nozione avanzata è la capacità di analizzare criticamente gli algoritmi di IA per individuare e mitigare i bias di genere e altre forme di discriminazione.
Riflettiamo: come possiamo contribuire a creare un futuro digitale più equo e inclusivo? Quali sono le competenze e le conoscenze necessarie per affrontare le sfide poste dall’intelligenza artificiale? La risposta a queste domande è nelle nostre mani, e dipende dalla nostra capacità di investire in un’educazione avanzata che promuova la consapevolezza, la responsabilità e l’etica.