Nuovi fondi per l’educazione 0-6 anni: ecco come saranno investiti 18 milioni di euro

Scopri i dettagli del nuovo Piano Pluriennale per il Sistema Integrato di Educazione e Istruzione del Veneto e come saranno utilizzati i fondi stanziati per l'infanzia.

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  • La Regione Veneto investirà ulteriori 36 milioni di euro oltre ai fondi nazionali per migliorare i servizi educativi per l'infanzia e le scuole per l'infanzia.
  • Una quota del 5% del Fondo, pari a 921.000 euro, sarà destinata alla formazione continua e alla promozione dei coordinamenti pedagogici.
  • La Regione Veneto garantisce una copertura dei posti nei servizi educativi per l’infanzia pari al 31,1%, superiore alla media nazionale del 27,2%, secondo il Rapporto ISTAT del 21 ottobre 2022.

La recente delibera proposta dall’assessore alla Sanità e Sociale Manuela Lanzarin, approvata dalla Giunta regionale del Veneto, ha segnato un passo significativo nella programmazione regionale per l’utilizzo di 18 milioni e 417 mila euro. Questa somma rappresenta la quota assegnata al Veneto dal Fondo Nazionale per il Sistema Integrato Zerosei per l’esercizio finanziario 2024. Il Piano Pluriennale per il Sistema Integrato di Educazione e Istruzione per i Bambini di età da zero a sei anni è stato concepito con l’obiettivo di prestare massima attenzione a questa fascia d’età, poiché i bambini rappresentano il futuro della comunità.

Manuela Lanzarin ha sottolineato l’importanza del lavoro condiviso al Tavolo Paritetico Regionale di Coordinamento delle Attività del Piano per il 2024. Oltre ai fondi nazionali, la Regione Veneto ha deciso di investire ulteriori 36 milioni di euro per innalzare i servizi educativi per l’infanzia e le scuole per l’infanzia. Il lavoro del Tavolo ha portato a una programmazione efficace, capace di rispondere alle esigenze del settore.

Il Piano Veneto garantisce continuità di programmazione con quanto approvato con la D.G.R. n. 1607/2021 per il triennio 2021-2023, destinando il 5% del Fondo, pari a 921.000 euro, a interventi di formazione continua e alla promozione dei coordinamenti pedagogici. Una quota di 10.000 euro è stata assegnata ai Comuni capoluogo di provincia, mentre i Comuni di Belluno e Rovigo riceveranno 15.000 euro ciascuno, e i Comuni di Padova, Treviso, Venezia, Vicenza e Verona riceveranno 826.000 euro complessivi per i servizi alla prima infanzia e le scuole dell’infanzia paritarie.

La restante parte del Fondo, pari al 95% (17.496.337,09 euro), sarà destinata al finanziamento delle spese di gestione dei servizi educativi per l’infanzia (0-3 anni) e delle scuole dell’infanzia paritarie (3-6 anni). La Regione Veneto garantisce una copertura dei posti nei servizi educativi per l’infanzia pari al 31,1%, superiore alla media nazionale del 27,2%, secondo il Rapporto ISTAT del 21 ottobre 2022.

Sistema Integrato di Educazione e Istruzione per Bambini da Zero a Sei Anni

Il Sistema Integrato di Educazione e Istruzione, istituito dal Decreto legislativo 65 del 2017, garantisce a bambine e bambini, dalla nascita ai sei anni, pari opportunità di sviluppare le proprie potenzialità di relazione, autonomia, creatività e apprendimento, superando disuguaglianze e barriere territoriali, economiche, etniche e culturali. Il Sistema 0-6 anni mira a promuovere la continuità del percorso educativo e scolastico, ridurre gli svantaggi culturali, sociali e relazionali, e sostenere la funzione educativa delle famiglie, conciliando i tempi di lavoro dei genitori con la cura dei bambini.

I servizi educativi per l’infanzia, gestiti dagli Enti locali, convenzioni, enti pubblici e privati, sono articolati in nidi e micronidi, che accolgono bambini tra i 3 e i 36 mesi, con orari di apertura, capacità ricettiva, modalità di funzionamento e costi delle rette diversi. Le sezioni primavera, che accolgono bambini tra i 24 e i 36 mesi, sono aggregate alle scuole dell’infanzia statali e paritarie. I nidi e i servizi integrativi, con modalità di funzionamento flessibili e diversificate, comprendono spazi gioco per bambini da 12 a 36 mesi, privi di servizio mensa, con frequenza flessibile fino a 5 ore giornaliere, e centri per bambini e famiglie, che accolgono bambini dai primi mesi di vita con un adulto accompagnatore, privi di servizio mensa e con frequenza flessibile.

Le scuole dell’infanzia, statali o paritarie, a gestione pubblica o privata, offrono frequenza gratuita, con costi a carico delle famiglie limitati ai servizi a domanda individuale, come scuolabus, pre-scuola e prolungamento orario. Una novità del Decreto legislativo 65 del 2017 sono i Poli per l’infanzia, che accolgono in un unico edificio strutture per il segmento 0-3 e 3-6 anni, ottimizzando l’utilizzo delle risorse e condividendo servizi, spazi e risorse.

Risorse per il Sistema Integrato 0-6

Il 30 aprile scorso è stato sottoscritto un decreto interministeriale dal Ministro dell’Istruzione e del Merito Valditara e dal Ministro dell’Economia e delle Finanze Giorgetti, per rendere disponibili oltre 734,9 milioni di euro destinati a incrementare i posti nei servizi educativi. Questo intervento mira a raggiungere il target europeo del PNRR, offrendo un aiuto concreto alle famiglie. Le risorse provengono dall’accertamento di economie derivanti da rinunce, definanziamenti e non assegnazioni, e dalla Missione 4 – Istruzione e Ricerca – Investimento 1.1 del PNRR.

Il nuovo Piano prevede di reinvestire risorse dai fondi PNRR pari a 334.955.734,85 euro, con ulteriori fondi recuperati nel bilancio del Ministero. Le risorse relative all’annualità 2026, pari a 400 milioni di euro, sono state rimodulate dalla legge 30 dicembre 2023, n. 213. Le risorse complessive disponibili per il nuovo “Piano asili nido” ammontano a 734.955.734,85 euro.

La Missione 4 del PNRR, dedicata a “Istruzione e ricerca”, ha destinato oltre 30 miliardi di euro, pari al 15,48% dell’importo totale del PNRR. La Componente 1 prevede 6 Riforme e 6 Linee di Investimento per infrastrutture, tra cui il piano di investimenti per la fascia 0-6 anni, finalizzato ad aumentare l’offerta di strutture per l’infanzia attraverso la costruzione, ristrutturazione e messa in sicurezza di nidi d’infanzia e scuole dell’infanzia, migliorando l’offerta educativa sia quantitativamente che qualitativamente.

Alle Regioni 5 Milioni per Servizi Dedicati ai Bambini da 0 a 6 Anni

La giunta regionale ha approvato la proposta degli assessori alla Scuola Simona Ferro, all’Edilizia Marco Scajola e alle Politiche Socio-sanitarie Giacomo Giampedrone, per la programmazione 2024 del “Fondo nazionale per il sistema integrato dei Servizi di educazione e istruzione”. Alla Liguria sono stati assegnati dal Ministero dell’Istruzione 5 milioni di euro (4 milioni 929 mila 457,54 euro), destinati ai vari comuni per sostenere la rete di servizi educativi.

L’assessore alla Scuola Simona Ferro ha dichiarato che la programmazione articolata e il lavoro congiunto garantiranno presidi adeguati a tutti i bambini da 0 a 6 anni nella regione. L’assessore regionale all’Edilizia Marco Scajola ha sottolineato l’importanza di garantire sicurezza e qualità delle strutture per favorire il percorso educativo dei bambini. Dal 2015 a oggi, la Regione Liguria ha investito oltre 200 milioni di euro in più di 500 interventi.

Gli interventi previsti riguardano nuove costruzioni, ristrutturazioni edilizie, restauro e risanamento conservativo, riqualificazione funzionale ed estetica, messa in sicurezza meccanica in caso di incendio, risparmio energetico e fruibilità di stabili di proprietà delle amministrazioni pubbliche. Una quota parte delle risorse sarà destinata alle spese di gestione dei servizi educativi per l’infanzia e delle scuole dell’infanzia, nonché alla formazione continua del personale educativo e docente, in coerenza con il Piano nazionale di formazione.

Bullet Executive Summary

In conclusione, l’investimento in un sistema integrato di educazione e istruzione per i bambini da zero a sei anni rappresenta una priorità strategica per il futuro delle nostre comunità. Le risorse messe a disposizione dal Fondo Nazionale e dai fondi regionali, insieme agli interventi previsti dal PNRR, mirano a migliorare la qualità e l’accessibilità dei servizi educativi, garantendo pari opportunità di sviluppo per tutti i bambini.

Una nozione base di educazione avanzata è che l’investimento nella prima infanzia ha un impatto duraturo sullo sviluppo cognitivo, emotivo e sociale dei bambini. Questo tipo di educazione non solo prepara i bambini per il successo scolastico futuro, ma contribuisce anche a ridurre le disuguaglianze sociali e a promuovere l’inclusione.

Una nozione avanzata di educazione avanzata è l’importanza della formazione continua per il personale educativo. La qualificazione e l’aggiornamento costante degli educatori sono fondamentali per garantire un’offerta educativa di alta qualità, capace di rispondere alle esigenze in continua evoluzione dei bambini e delle famiglie. Riflettendo su questi aspetti, possiamo comprendere meglio l’importanza di investire nelle risorse umane e strutturali del sistema educativo, per costruire un futuro più equo e prospero per tutti.


Articolo e immagini generati dall’AI, senza interventi da parte dell’essere umano. Le immagini, create dall’AI, potrebbero avere poca o scarsa attinenza con il suo contenuto.(scopri di più)
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