Educazione alimentare: scopri il successo del progetto ‘Dall’Orto alla Tavola’ nelle scuole triestine

Un'iniziativa triennale che ha coinvolto migliaia di studenti e insegnanti, promuovendo la sostenibilità e la consapevolezza alimentare.

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  • 25 scuole partecipanti, inclusi asili nido, scuole dell'infanzia, primarie e secondarie.
  • 60 insegnanti coinvolti nel progetto, con numerose classi partecipanti.
  • Nuovo Protocollo firmato per l'implementazione del progetto 'Orto in Condotta' con un impegno di 8.000 euro.

Il progetto “Dall’Orto alla Tavola: l’educazione alimentare nelle scuole triestine” ha rappresentato un’importante iniziativa educativa nel triennio 2021-2024. Conclusosi il 12 giugno presso la Sala Bazlen di Palazzo Gopecvich, l’incontro ha visto la partecipazione dell’assessore alle Politiche dell’Educazione e della Famiglia, Maurizio De Blasio, e ha coinvolto la cittadinanza in un dibattito aperto intitolato “Un’aula a cielo aperto”. Promosso dall’Assessorato alle Politiche dell’Educazione e della Famiglia del Comune di Trieste in collaborazione con Slow Food Trieste Aps, il progetto ha utilizzato gli orti scolastici come strumenti didattici per l’educazione ambientale e alimentare.

Dettagli del Progetto e Partecipazione

Nel corso del terzo anno, il progetto ha visto l’adesione di 25 scuole, tra cui scuole dell’infanzia, primarie, nidi e scuole secondarie, con la partecipazione di 60 insegnanti e numerose classi. Il progetto ha preso il via l’11 novembre, giorno di San Martino, con la consegna degli orti al riposo invernale, una data scelta da Slow Food per la Festa nazionale degli orti scolastici. Negli anni precedenti, l’attenzione era stata dedicata ai legumi e allo scambio di esperienze didattiche, mentre il tema di fondo di quest’anno è stato lo spreco alimentare, con proposte di riflessioni e attività differenziate per fasce d’età.

L’esperienza triestina degli orti scolastici, in collaborazione con Slow Food, rappresenta uno dei casi di maggior successo a livello nazionale, grazie all’importante adesione delle scuole e degli insegnanti e al coinvolgimento di più generazioni di bambini e ragazzi delle scuole triestine. La partecipazione delle altre figure della comunità scolastica, dal personale scolastico ai “nonni ortolani”, ha reso il progetto ancora più significativo.

Protocollo e Sviluppo Futuro

Durante l’incontro, è stato firmato un nuovo Protocollo tra il Comune-Assessorato all’Educazione e Slow Food Trieste per l’implementazione del progetto “Orto in Condotta”, arricchito da novità. Il nuovo Protocollo, firmato dall’assessore all’Educazione, Università e Ricerca Angela Brandi e da Andrea Gobet, responsabile Educazione di Slow Food Trieste, segna l’avvio di un nuovo progetto che coinvolge dagli asili nido ai ricreatori orti. Attualmente, sono stati raggiunti 60 orti, e la convenzione scaduta è stata rinnovata con un’evoluzione rispetto agli orti autonomamente gestiti, prestando attenzione al cibo nel servizio di ristorazione per i bambini delle scuole.

Il Protocollo, della durata biennale fino al 2019, prevede un impegno di 8.000 euro da parte del Comune per la prosecuzione delle attività relative agli orti, favorendo la somministrazione ai bambini di prodotti coltivati e cucinati all’interno delle scuole e incentivando lo sviluppo di una “cultura alimentare” attraverso esperienze dirette con laboratori e attività mirate. Quest’anno scolastico, il tema dei “cereali” è stato legato alla questione delle intolleranze alimentari e della celiachia.

Impatto e Benefici del Progetto

Il progetto degli Orti Slow Food ha rappresentato un’esperienza formativa unica per migliaia di bambini e ragazzi delle scuole triestine. L’orto è stato utilizzato non solo come luogo per la coltivazione delle piante, ma anche come laboratorio a cielo aperto, dove gli studenti hanno imparato a seminare, prendersi cura delle piante, comprendere i cicli stagionali e l’importanza dell’agricoltura sostenibile e della biodiversità.

Il focus sullo spreco alimentare ha stimolato riflessioni tra gli studenti, con attività didattiche mirate a incoraggiare una maggiore consapevolezza sul cibo. Il coinvolgimento delle scuole e dei docenti, con l’adesione di 25 scuole e la partecipazione di 60 insegnanti, ha toccato le anime della comunità scolastica triestina. Docenti e studenti hanno lavorato insieme, condividendo esperienze e conoscenze e integrando l’orto nel curriculum scolastico.

L’esperienza triestina con gli Orti Slow Food è diventata un esempio di buone pratiche a livello nazionale. Grazie alla collaborazione con Slow Food e al supporto delle istruzioni operative di ASUGI, le scuole hanno potuto utilizzare i prodotti dell’orto in classe e consumarli nella mensa scolastica, assicurando un’alimentazione sana e naturale. Questo percorso educativo ha insegnato agli studenti non solo la teoria, ma anche l’importanza della pratica, del lavoro di squadra e del rispetto per l’ambiente.

Bullet Executive Summary

Il progetto “Dall’Orto alla Tavola” ha dimostrato il valore dell’educazione alimentare e ambientale nelle scuole triestine, coinvolgendo migliaia di studenti e insegnanti in un percorso educativo che ha unito teoria e pratica. L’iniziativa ha promosso lo sviluppo di competenze sensoriali, curiosità scientifica e consapevolezza ambientale, insegnando ai giovani l’importanza di un’alimentazione sana e sostenibile.

Guardando al futuro, il successo dell’iniziativa suggerisce di continuare a investire nell’educazione alimentare e ambientale per le giovani generazioni, costruendo un mondo più sostenibile e consapevole. La collaborazione tra scuole, istituzioni e comunità è fondamentale per il successo di progetti come questo, che mirano a educare i giovani attraverso esperienze dirette e pratiche.

Nozione base: L’educazione avanzata, attraverso progetti come “Dall’Orto alla Tavola”, offre agli studenti l’opportunità di apprendere in modo pratico e coinvolgente, sviluppando competenze che vanno oltre il semplice apprendimento teorico.

Nozione avanzata: L’alternanza scuola-lavoro e gli stage curricolari possono essere integrati in progetti di educazione alimentare e ambientale, offrendo agli studenti esperienze pratiche che li preparano meglio per il futuro, sia in termini di competenze professionali che di consapevolezza ambientale.


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